Emiliano Viola
Regista
Mi piace vedere
e far vedere,
molto meno
farmi vedere.
CORTI
Il cinema è la mia passione, e anche con poco tempo a disposizione, non posso resistere al richiamo di raccontare storie. I miei tre cortometraggi sono nati dalla partecipazione al 48 Hour Film Project (48 HFP), una competizione che sfida a creare un film in sole 48 ore. In collaborazione con i miei amici di sempre, Roberto Pivotto e Riccardo Mischianti, abbiamo dedicato tre intensi fine settimana per dare vita a racconti unici. Ecco il risultato di questa avventura creativa: tre corti, ciascuno con un’anima propria.Un ringraziamento speciale va a Videoloop S.r.l., che ha creduto in noi e ci ha fornito tutte le attrezzature necessarie per realizzare questi tre progetti. Senza il loro supporto, queste storie non avrebbero mai potuto prendere vita.Ecco il risultato di questa avventura creativa: tre corti, ciascuno con un’anima propria.
bromadiolone
Anno 2023
Genere Vacation / Holiday film
Special Guest Davide Lepore
Regia Emiliano Viola
purgatorio
Anno 2020
Genere Drammatico sperimentale
Produzione Un corto pandemico, creato a distanza durante il lockdown globale
Regia Roberto Pivotto, Emiliano Viola
serpente a sonagli
Anno 2019
Genere Horror
Premi e Candidature Miglior Film, Miglior Colonna Sonora, Costumi, Scenografia
Regia Roberto Pivotto, Emiliano Viola
DOCUFILM
È la forma narrativa che prediligo. Naturalmente mi ispiro a Gianfranco Rosi—senza voler togliere nulla a nessuno—perché ha reinventato il linguaggio di questo genere.Amo strutturare la scrittura come un calcolo algebrico, ma in fase di ripresa preferisco che la regia rimanga invisibile. Il protagonista ha totale libertà, e la “prima” deve essere necessariamente quella buona.
controeccellenza
Anno 2014
Durata 71 minuti
Genere Docufilm
Regia Roberto Pivotto, Emiliano Viola
DOCUMENTARI GEO
Ogni mio documentario parte sempre da un presupposto chiaro, un punto focale attorno al quale costruisco tutto il racconto. Da lì, i temi si sviluppano come petali che vanno a completare l’inflorescenza narrativa, ognuno aggiungendo una sfumatura, un dettaglio, un punto di vista.Il mio approccio non è mai lineare, ma si espande seguendo il ritmo naturale delle storie e dei territori. Le persone, i luoghi e le tradizioni si svelano poco a poco, restituendo un’immagine autentica di ciò che voglio raccontare.
ROCCAGORGA: MEMORIE E TRADIZIONI
Prodotto da Videoloop S.r.l.
Direttore della Fotografia Massimiliano Scappaticci
Operatori di Ripresa Alessandra Centra, Stefano Spano
Riprese aeree Massimiliano Scappaticci
Musiche originali Roberto Pivotto
Voce narrante Mimmo Strati
Mix audio Federico Martucci
In onda 30 Gennaio 2024
L'INGEGNERA DEI BISCOTTI
Prodotto da Videoloop S.r.l.
Direttore della Fotografia Piergiorgio Simeoni
Riprese aeree e seconda camera Massimiliano Scappaticci
Musiche originali Roberto Pivotto
Voce narrante Mimmo Strati
Mix audio Federico Martucci
In onda 26 Novembre 2024
LE SERPETTE DI MONTE PORZIO CATONE
Prodotto da Videoloop S.r.l.
Direttore della Fotografia Piergiorgio Simeoni
Riprese aeree e seconda camera Massimiliano Scappaticci
Musiche originali Roberto Pivotto
Voce narrante Mimmo Strati
Voce femminile Laura Squillaci
Mix audio Federico Martucci
In onda 20 Novembre 2024
CORI E LO ZAFFERANO
Prodotto da Videoloop S.r.l.
Direttore della Fotografia Piergiorgio Simeoni
Riprese aeree e seconda camera Massimiliano Scappaticci
Musiche originali Roberto Pivotto
Voce narrante Mimmo Strati
Mix audio Federico Martucci
In onda 22 Ottobre 2024
EREDITA' FRASCATANE
Prodotto da Videoloop S.r.l.
Direttore della Fotografia Piergiorgio Simeoni
Riprese aeree e seconda camera Massimiliano Scappaticci
Musiche originali Roberto Pivotto
Voce narrante Mimmo Strati
Mix audio Federico Martucci
In onda 21 Ottobre 2024
latte, mele...
Prodotto da Videoloop S.r.l.
Direttore della Fotografia Piergiorgio Simeoni
Riprese aeree e seconda camera Massimiliano Scappaticci
Musiche originali Roberto Pivotto
Voce narrante Mimmo Strati
Mix audio Federico Martucci
In onda 23 Novembre 2023
il raviolo felice
Prodotto da Videoloop S.r.l.
Direttore della Fotografia Piergiorgio Simeoni
Riprese aeree e seconda camera Massimiliano Scappaticci
Musiche originali Roberto Pivotto
Voce narrante Mimmo Strati
In onda 22 Novembre 2023
dalle fonderie al gelato
Prodotto da Videoloop S.r.l.
Direttore della Fotografia Piergiorgio Simeoni
Riprese aeree e seconda camera Massimiliano Scappaticci
Musiche originali Roberto Pivotto
Voce narrante Mimmo Strati
Mix audio Federico Martucci
In onda 3 Ottobre 2023
la focaccia dei romani
Prodotto da Videoloop S.r.l.
Direttore della Fotografia e Colorist Riccardo Mischianti
Riprese aeree e seconda camera Massimiliano Scappaticci
Musiche originali Roberto Pivotto
Voce narrante Mimmo Strati
In onda 11 Settembre 2023
i frutti della terra - l'agricoltura biodinamica
Prodotto da Videoloop S.r.l.
Direttore della Fotografia e Colorist Riccardo Mischianti
Riprese aeree e seconda camera Massimiliano Scappaticci
Musiche originali Roberto Pivotto
Voce narrante Mimmo Strati
In onda 15 Marzo 2023
il coregone di nemi
Prodotto da Videoloop S.r.l.
Direttore della Fotografia e Colorist Riccardo Mischianti
Riprese aeree e seconda camera Massimiliano Scappaticci
Musiche originali Roberto Pivotto
Voce narrante Mimmo Strati
In onda 14 Febbraio 2023
il mais marano
Prodotto da Videoloop S.r.l.
Direttore della Fotografia e Colorist Riccardo Mischianti
Riprese aeree e seconda camera Massimiliano Scappaticci
Musiche originali Roberto Pivotto
Voce narrante Mimmo Strati
In onda 31 Gennaio 2023
i palmenti e le rutt
di pietragalla
Prodotto da Videoloop S.r.l.
Direttore della Fotografia e Colorist Riccardo Mischianti
Riprese aeree e seconda camera Massimiliano Scappaticci
Musiche originali Roberto Pivotto
Voce narrante Mimmo Strati
In onda 3 Novembre 2022
il pane che canta
e l'olio di ottobre
Prodotto da Videoloop S.r.l.
Direttore della Fotografia e Colorist Riccardo Mischianti
Riprese aeree e seconda camera Massimiliano Scappaticci
Musiche originali Roberto Pivotto
Voce narrante Mimmo Strati
In onda 6 Ottobre 2022
la dispensa di caligola
Prodotto da Videoloop S.r.l.
Direttore della Fotografia e Colorist Riccardo Mischianti
Riprese aeree e seconda camera Massimiliano Scappaticci
Musiche originali Roberto Pivotto
Voce narrante Mimmo Strati
In onda 28 Aprile 2022
un canestro di giglietti
Prodotto da Videoloop S.r.l.
Direttore della Fotografia e Colorist Riccardo Mischianti
Riprese aeree e seconda camera Massimiliano Scappaticci
Musiche originali Roberto Pivotto
Voce narrante Mimmo Strati
In onda 14 Marzo 2022
orti e galline
Prodotto da Videoloop S.r.l.
Direttore della Fotografia e Colorist Riccardo Mischianti
Riprese aeree e seconda camera Massimiliano Scappaticci
Musiche originali Roberto Pivotto
Voce narrante Mimmo Strati
In onda 21 Febbraio 2022
il gelato dei castelli
Prodotto da Videoloop S.r.l.
Direttore della Fotografia e Colorist Riccardo Mischianti
Riprese aeree e seconda camera Massimiliano Scappaticci
Musiche originali Roberto Pivotto
Voce narrante Mimmo Strati
In onda 14 Aprile 2021
la famiglia altovicentina
Prodotto da Videoloop S.r.l.
Direttore della Fotografia e Colorist Riccardo Mischianti
Riprese aeree e seconda camera Massimiliano Scappaticci
Musiche originali Roberto Pivotto
Voce narrante Mimmo Strati
In onda 28 Gennaio 2021
Sin da giovanissimo ho seguito quell’istinto che mi portava a stare nelle regie televisive, fossero queste fisse o mobili.Ma non era comunque il mio posto, forse per il troppo stress o, chissà, magari per altre ragioni.Allora ho voltato lo sguardo verso la post-produzione e per molti anni, all’interno degli studi di montaggio, ho visto e toccato racconti, suggerimenti e grammatiche. Così ho imparato cosa mi piaceva davvero e, soprattutto, quello che non mi piaceva affatto. Sono stati gli anni in cui i miei studi da perito elettronico, il mio amore per la poesia e il racconto si sono uniti. Ho cercato e ricercato un modo che fosse professionalmente affidabile e, al tempo stesso, denso di un significato più profondo.Poi, nel 2014, ho trovato il coraggio di firmare la mia prima vera regia, a quattro mani assieme a Roberto Pivotto (musicista e compositore) l’amico di sempre, con qualcosa di enormemente difficile: “Controeccellenza”, un docufilm molto complesso nella scrittura e nella realizzazione. Il mondo del documentario si è manifestato profondamente aderente al mio modo di scrivere, che nasce dalla curiosità di raccontare storie vere, esperienze, esistenze umane.Così nel 2020, dopo un intuizione di Massimiliano Scappaticci, titolare della Videoloop S.r.l., ho scritto e girato “Appunti dal silenzio”, una testimonianza della sospensione che la pandemia da coronavirus aveva creato in una città come Roma.Da lì non ho più smesso, intervallando con tre cortometraggi scritti e girati per mettermi in gioco “Serpente a sonagli”, “Purgatorio” e “Bromadiolone”.Ho continuato a girare decine di documentari scritti e prodotti per Geo-Rai3, grazie ai quali mi sono arricchito della bellezza paesaggistica della nostra bella Italia, delle sue tradizioni, delle sue primizie e delle vite meravigliose di persone che hanno saputo raccontarmi storie intime e semplici.Questo sono io, fino ad ora.Per quanto riguarda il futuro, è tutto da scrivere e girare. Buona “visione”!

Il nostro primo corto, nato da un team interamente composto da amici, ognuno con un contributo essenziale e una grande passione. La trama horror ci ha conquistati fin dal primo istante e il risultato è stato un successo: quattro candidature che hanno premiato il nostro entusiasmo e impegno.

Questo progetto è speciale: realizzato durante la quarantena, quando uscire di casa era impossibile. Scritto, girato e montato interamente a distanza, ha visto tre attori interpretare lo stesso personaggio maschile in modi innovativi. Una collaborazione a sei mani, nata dalla voglia di restare creativi in un momento di isolamento, unendo voci, volti e gesti attraverso uno schermo.

Il più maturo dei tre corti, realizzato grazie alla straordinaria partecipazione di Davide Lepore. Tra dialoghi serrati, pause riflessive e un crescendo di tensione, Bromadiolone gioca con il detto e il non detto, regalando suspense e ironia. È un corto che sa intrattenere e sorprendere, dimostrando come la narrazione e la cura per i dettagli possano fare la differenza.

Questo docufilm rappresenta per me e Roberto Pivotto un figlio, il primo, un amore che nasce dal suo essere l'inizio di tutto. È un progetto nato dall'entusiasmo, dalla curiosità e dalla voglia di raccontare storie che ci hanno letteralmente ipnotizzato.Nel cuore di "ControEccellenza" ci sono tre nostri amici, tre persone straordinarie che non si conoscevano tra loro, ma che con le loro vite ci hanno fatto innamorare del loro "io". Le loro passioni non sono semplici hobby o mestieri, ma vere e proprie missioni, autentiche dichiarazioni di vita che li definiscono.Livio Argentini trasforma la sua casa in un laboratorio, dedicando oltre 50 anni alla produzione artigianale di sistemi audio professionali. Ogni suono prodotto parla di lui.
Gianni Brucculeri vive per immortalare momenti: la fotografia è il suo mondo, un ponte tra il reportage e l'arte. Ogni scatto è un viaggio.
Il Maestro Alberto Di Francia ha creato un dojo che pulsa vita e disciplina. È un luogo dove ha formato migliaia di allievi, condividendo i valori del Judo e costruendo legami che durano una vita.Dietro le quinte, la realizzazione di "ControEccellenza" ha visto il supporto di una squadra tecnica e creativa che ha creduto nel progetto quanto noi. Un contributo cruciale è arrivato da Videoloop S.r.l., la cui professionalità e disponibilità hanno reso possibile dare forma alle nostre idee e trasformarle in immagini e suoni."ControEccellenza" nasce in un periodo in cui l'Italia sembrava aver perso fiducia, ma con questo racconto volevamo mostrare che c’è ancora tanto di bello e unico da celebrare. È stato un viaggio emozionante: unire immagini e suoni per dare voce a queste storie di passione è stata un’esperienza che ci ha segnato profondamente.Se penso a questo progetto, non posso fare a meno di sentire un legame forte, personale. È come se ogni scena portasse con sé un pezzo di me, di Roberto e di questi amici straordinari che hanno condiviso con noi la loro essenza.pagina web: www.controeccellenza.it
Un viaggio tra persone, storie e terra: l’avventura con GEO
Questo documentario segna l’inizio della mia avventura con GEO e il ricordo della comunità dell’Altovicentino è ancora vivo in me. Ogni incontro è stato unico: Enrico, Alice e Sandro, Silvia e Matteo, e Silvia e William hanno lasciato un segno profondo.Enrico, custode del cambiamento
Enrico è un agricoltore fuori dal comune, uno di quei maestri che coltivano non per sé, ma per rigenerare la terra. Il suo amore per la natura è contagioso e ogni giorno con lui rivela nuove storie e insegnamenti.Alice, Sandro e l’armonia con la natura
Alice e Sandro vivono nelle Valli del Pasubio in simbiosi con le loro capre, in un habitat ideale. Il loro mondo sembra uscito da un film, una realtà sospesa tra sogno e natura.Silvia e Matteo, una scelta consapevole e un legame speciale
Tra tutti gli incontri, quello con Silvia è stato uno dei più profondi. Durante una lunga chiacchierata, momento per me fondamentale per entrare in sintonia con i protagonisti, Silvia mi raccontò del momento in cui ereditò i terreni dello zio. Fu un passaggio cruciale, segnato dalla decisione di abbandonare tutto ciò che non poteva essere toccato con le mani, convertendo così la produzione al biologico. Il suo racconto, fatto di sincerità e lucidità, mi ha colpito profondamente, tanto che ancora oggi mi torna spesso in mente.
Silvia e Matteo incarnano una consapevolezza rara: provengono da esperienze diverse, ma con grande determinazione hanno costruito un percorso agricolo rispettoso della terra e dei suoi ritmi. Questa loro visione ha rafforzato anche il mio legame con la loro storia, un’empatia che nasce dalla condivisione di valori comuni e dall’ammirazione per il loro impegno.Silvia e William, eccellenza e accoglienza
Silvia e William producono una pizza che rappresenta il meglio dell’Altovicentino. Nel loro laboratorio pulito e organizzato, la qualità dei prodotti si unisce alla passione e all’ospitalità. Entrare nel loro accogliente “negozio bomboniera” significa non solo scoprire un’eccellenza culinaria, ma anche lasciarsi contagiare dalla loro simpatia, capace di illuminare anche le giornate più difficili.Un’esperienza da ricordare
L’Alto Vicentino è un luogo che rimane nel cuore, grazie a persone straordinarie e sorrisi che ti fanno sentire parte di una grande famiglia.
Scoprire, emozionarsi, raccontareHo conosciuto Dario il giorno stesso delle riprese. Mi piace approcciare ogni storia con la curiosità di chi scopre per la prima volta, lasciandomi sorprendere per poter trasmettere quella stessa meraviglia al pubblico.Abbiamo lavorato insieme per tre giorni, non consecutivi, immergendoci nella sua quotidianità: a casa, nel suo territorio e nel laboratorio. Sin dal primo momento sembrava di conoscerci da sempre. Dario è un ragazzo semplice, alla mano, pieno di entusiasmo e voglia di fare.Il documentario ha dato vita a qualcosa di più profondo. Conclusi il montaggio e le riprese, quella che era una collaborazione si è trasformata in una sincera amicizia. Io c’ero al suo matrimonio, e lui al mio. È raro empatizzare così tanto con le persone che racconti, ma quando accade, è un dono prezioso che va oltre la macchina da presa.
Arianna, una forza della naturaArianna è energia pura, una vera forza della natura. È impossibile vederla stare ferma per più di due secondi: il suo istinto la spinge costantemente a intraprendere, creare e mettersi in gioco. Questa sua innata curiosità l’ha portata, quasi per caso, a scoprire un mondo affascinante e inaspettato, fatto di galline, uova fresche e orti in affitto.Da questi semplici ma preziosi frutti della terra, Arianna ha costruito molto di più: una rete di legami autentici, un’impresa che coniuga tradizione e innovazione, e un modo di vivere che parla di passione e sostenibilità. Tra le sue connessioni, spiccano quelle con alcuni dei migliori chef della capitale, come lo stellato Giuseppe Di Iorio, che ha voluto condividere con noi la sua personale interpretazione di un gioiello della cucina contadina: la minestra dell’orto.Arianna non si limita a coltivare la terra, ma anche idee, progetti e relazioni, dando vita a qualcosa di unico e profondamente umano.
Un’avventura narrativa tra giglietti e poesiaPer girare questo documentario, mi sono lasciato guidare dall’avventura narrativa, senza sapere esattamente dove mi avrebbe condotto. Avevo solo un punto di partenza: la storia dei giglietti e quella di Laura e sua sorella Erminia. Della location, però, non conoscevo nulla.
Una volta arrivato sul posto, mi sono ritrovato davanti a un vero e proprio set cinematografico a cielo aperto: la luce, i colori e l’atmosfera erano perfetti, ma la storia appariva ancora incompleta, quasi povera. Fu solo dopo le riprese che Laura mi parlò di Marco, un ragazzo introverso, poco incline a questo genere di collaborazioni. La curiosità mi spinse a incontrarlo, e fu la svolta.Un solo giorno passato insieme a Marco bastò per accendere la scintilla della poesia narrativa. Attraverso i suoi occhi e la sua passione, ho riscoperto luoghi che avevo quasi ignorato, posti a pochi chilometri da dove sono cresciuto ma che, fino a quel momento, non avevo saputo apprezzare davvero. Marco è un artista solitario, ma la sua ricchezza interiore si riflette in ogni gesto e si percepisce in ogni immagine.Questo incontro ha trasformato il documentario in qualcosa di più profondo, un viaggio che intreccia bellezza, introspezione e una nuova consapevolezza dei luoghi familiari che ci circondano.
Un racconto tra storia, scienza e innovazioneRealizzare questo documentario non è stato semplice, ma il risultato finale è stato incredibilmente gratificante. Dietro questa narrazione si intrecciano elementi affascinanti: l’eredità dell’antica Roma, la forza della tradizione, la precisione della scienza e l’audacia dell’innovazione. Tanti ingredienti, tanti personaggi, ognuno con la propria voce e prospettiva, che ho cercato di armonizzare in un’unica storia.La sfida più emozionante di questo mestiere è proprio il processo della scoperta: un percorso durato mesi, fatto di tentativi, incontri e intuizioni. Ciò che inizialmente era un esperimento, frutto di ricerca e passione, è diventato una realtà consolidata, parte della quotidianità.Questo documentario celebra non solo il risultato, ma soprattutto il viaggio, quel dialogo tra passato e futuro che continua a sorprenderci e ispirarci.
Un racconto di eccellenza e passioneQuesto documentario celebra l’eccellenza. Parla del miglior pane che abbia mai assaggiato: non solo quello di qualità “Genzano”, al centro del racconto, ma ogni singolo pane che Marco sforna con maestria. La sua cultura panificativa va ben oltre la media: è il risultato di anni di dedizione, conoscenza e rispetto per la tradizione.Osservarlo al lavoro è un vero piacere, un’esperienza che cattura tutti i sensi. Le sue mani che modellano l’impasto, i suoi gesti precisi e la sua voce che racconta l’arte della panificazione trasmettono una passione autentica e contagiosa. Marco non si limita a fare il pane, lo vive e lo trasforma in una forma d’arte quotidiana.
La famiglia Nolè: un legame tra passato e presenteLa famiglia Nolè, a Pietragalla, rappresenta una finestra su un tempo lontano, un modo di vivere che tramandano alle nuove generazioni. Ogni gesto, ogni tradizione racconta un legame profondo con le radici, tanto che sembra quasi di entrare in un racconto antico.Anche le ambientazioni contribuiscono a questa sensazione: i luoghi sembrano usciti da una storia ancestrale, eppure tutto è reale, vivo, tangibile. È proprio questa autenticità a rendere il loro mondo così affascinante e ricco di significato.
Marco Sartore: l’Agricoltore con la A maiuscolaMarco Sartore incarna l’essenza più autentica dell’agricoltura, un’Agricoltura con la "A" maiuscola. Con passione e dedizione, insieme alla sua famiglia e alla comunità che lo circonda, è un punto di riferimento per il suo territorio. Marco non è solo un agricoltore: è una guida, un custode di saperi e tradizioni che unisce coscienza e conoscenza. Durante il nostro incontro, mi ha accolto con generosità, condividendo senza riserve i segreti e i dettagli della sua agricoltura di nicchia, fatta di gesti antichi e di una profonda connessione con la terra.
Il lago di Nemi: il mio set preferitoIl lago di Nemi ha un posto speciale nel mio cuore: è il mio set preferito, un luogo dove torno sempre volentieri. Al alba la luce che si riflette sulle sue acque crea uno spettacolo indescrivibile, un momento di pura magia che sembra sospeso nel tempo. È proprio a quest’ora che ho avuto la fortuna di assistere, nei periodi giusti dell’anno, alle diverse fasi della pesca, dell’allevamento e della semina degli avannotti di Coregone. Con Carlo, che mi ha guidato in questo affascinante percorso con la sua esperienza e passione, ogni gesto assumeva un carattere poetico e naturale, un perfetto equilibrio tra uomo e ambiente.
L'agricoltura biodinamica: tra fascino e controversieRaccontare temi come l’agricoltura biodinamica è un viaggio tanto affascinante quanto insidioso. Basta un passo falso per passare dal parlare di tecniche agricole al trovarsi immersi in discussioni su credenze e stregonerie applicate alla terra. L’agricoltura biodinamica, infatti, divide spesso le opinioni, suscitando entusiasmi da un lato e scetticismi dall’altro, raramente trovando un punto d’incontro.In Italia, Carlo Noro è uno dei maggiori rappresentanti di questo approccio. Conoscerlo è stato un privilegio. La sua capacità di raccontare, attraverso aneddoti e riflessioni, i fondamenti e le sfumature di questa pratica mi ha affascinato. Ma ciò che più mi ha colpito è stato il modo in cui guarda i frutti della sua terra: con occhi ricolmi di gioia, quasi a volerli ringraziare. Osservarlo vivere questo legame profondo con la natura non è stato solo emozionante, ma anche un’esperienza altamente istruttiva, che invita a ripensare il nostro rapporto con la terra.
Giuseppe Verri: il creatore di mondiGiuseppe Verri possiede una dote rara: quella di vedere oltre l’apparenza delle cose. Ogni sua azione, ogni sua creazione, diventa un’espressione carica di valori, messaggi e riflessioni profonde. È un vero creatore di mondi, un artigiano divino capace di dare forma all’essenza più autentica di ciò che lo circonda.Ma Giuseppe non è solo un uomo di profonda sensibilità e visione: è anche una persona che ama la vita in tutte le sue sfumature. Sempre pronto a mettersi in discussione, con il coraggio di chi cerca costantemente di migliorarsi e rinnovarsi. Questo suo approccio alla vita, così libero e autentico, mi ha colpito fin dal primo incontro. Ritrovarmi in sintonia con il suo modo di “vivere” è stato naturale, ed è un piacere frequentarlo. Con il tempo, siamo diventati buoni amici, e condividere momenti con lui è sempre arricchente e stimolante.
Gli artigiani del gelato: custodi di un'eccellenza senza tempoIncontrare parte dei gelatai che hanno contribuito a far conoscere la nostra eccellenza nel mondo è stata un’esperienza costruttiva. Soprattutto perché, come al solito, le grandi imprese sono compiute dalle persone più semplici, quelle pronte a tutto. Anche oggi, nonostante la pensione, continuano a promuovere il loro territorio e il loro prodotto, che è ricco di storia e di storie affascinanti.
Angela e l'arte della pasta: un incontro tra eccellenza e semplicitàAnche in questo caso parliamo di eccellenza. Angela impasta pasta da sempre, e il suo prodotto è senza dubbio tra i migliori che si possano trovare. Ma ciò che rende davvero speciale il suo lavoro è la persona che è. Ogni incontro con lei è un'esperienza unica, arricchita dalle storie di vita e dalla passione che infonde in ogni gesto. Gli incontri con persone come Angela sono “saporiti” come una pasta fresca preparata con cura e amore, dove ogni ingrediente racconta una storia e ogni piatto è un'esperienza autentica.
L’essenza di una tradizione che si rinnovaPartiamo dal titolo: “Latte, mele…”. Questo non è solo l'inizio di una lista della spesa, ma simboleggia anche l'inizio di un viaggio attraverso generi di uso quotidiano e comune, che però portano con sé un significato più profondo. Rappresenta la produzione di questi alimenti essenziali da parte di famiglie che, con dedizione, ciclicamente si impegnano a nutrire gli altri, curando e producendo ciò che poi entra sulle nostre tavole. È un incontro tra generazioni che si mettono in discussione, rinnovando la propria forza e determinazione per continuare a seguire il ritmo naturale delle stagioni e dei cicli di vita. Un continuo impegno per mantenere intatta la bellezza e l’autenticità di un processo che resta il più naturale possibile, nonostante il passare del tempo.
Frascati: tra bellezza e lussuriaIn questo documentario, mi sono immerso nell’incontro con una comunità e le sue molteplici sfaccettature. Sono entrato nei forni e nelle cucine di un luogo che, prima ancora di essere una meta turistica, è una culla di bellezza, custode di tradizioni e piaceri. Frascati, dimora di Bacco, ha il potere di rendere tutti allegri e sopra le righe, dove le storie personali e familiari si intrecciano in un affresco vivace. Ma forse è proprio nell’unione di queste storie, nel modo in cui si mescolano e si intrecciano, che risiede la vera forza del luogo, capace di trasformare la vivacità individuale in una narrazione collettiva che dà forma alla sua identità.
Seconde vite e nuove possibilitàIn questo documentario parlo di seconde vite e nuove possibilità, esplorando come la vita possa essere trasformata in momenti inaspettati. La storia di Quinto è quella di un uomo che, dopo essere andato in pensione, ha deciso di dare una nuova direzione alla sua vita, sfruttando i terreni di famiglia per dedicarsi a un progetto che, seppur legato alla terra, rappresenta una vera e propria rinascita. Quinto, infatti, non ha solo cambiato attività, ma ha scoperto un legame profondo con la sua terra, cosa, prima, inattesa. La sua strada incrocia quella di Costantino, giovane chef partenopeo arrivato a Cori, che ha saputo cogliere il valore di quel nuovo progetto e utilizzarlo per dare nuova vita all’offerta gastronomica del posto. Il loro incontro è un esempio di come il cambiamento e la passione possano trasformare un’intera comunità, rinnovando tradizioni e creando nuove opportunità.
Graziella e il cuore di Monte PorzioGraziella è una forza della natura. Avrei potuto dedicare l’intero documentario a lei, ma sarei finito fuori tema, e a volte le linee guida possono limitare la spontaneità di un discorso. Attraverso Graziella avrei potuto raccontare la storia delle "Serpette" e dell’intera comunità di Monte Porzio Catone, tanto che avrei potuto semplicemente registrare ogni sua parola. Ma sono riuscito comunque a raccontare il posto in modo autentico, grazie anche ai piccoli segreti che mi ha svelato. Monte Porzio, questa "perla nascosta" tra i Castelli Romani, è un luogo che emana cultura e bellezza in modo naturale. Camminando tra i suoi vicoli, si percepiscono gli odori di vino e burro, profumi che sembrano raccontare la vita quotidiana e semplice di un posto che ancora conserva un’anima genuina.
Un incontro che sa di cinema e tradizioneL’incontro con Sara mi ha riportato alla mente le atmosfere delicate e poetiche tipiche delle cinematografie di Lasse Hallström e Jean-Pierre Jeunet. Mi è sembrato di rivivere quelle storie di piccole produzioni artigianali, di biscotti fatti a mano, tra le colline della Borgogna o della Provenza. Sara è proprio questo: una storia che sembra uscita da un film d’autore, un racconto che ci regala immagini di un luogo che sembra vivere in un’altra dimensione, lontano dalle frenesie quotidiane.
Le pastarelle di ReginaA volte, basta un dettaglio per spalancare un universo. È stato così quando, in occasione del compleanno di Alessandra Centra, collega e amica, sono comparsi i dolci di Regina, direttamente da Roccagorga, il paese d’origine di Alessandra. Quell’assaggio ha risvegliato qualcosa di profondo: un mondo parallelo dove l’infanzia, con tutta la sua forza e la sua voglia di rivalsa, ha reclamato il suo spazio.Istinti primordiali e impulsi narrativi si sono intrecciati, dando vita a una storia che sembra provenire da un tempo sospeso, lontano ma vivo. Questa perla, figlia di sapori autentici e memorie ancestrali, è un viaggio nella semplicità che sa farsi straordinaria.